I monti Iblei in Sicilia e l’olio extravergine di oliva

Itinerario pubblicato il giorno: 24/08/2019

Visitiamo l’altopiano Siciliano dei monti Iblei, territorio dell’ olio extravergine di oliva.


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I monti Iblei in Sicilia e l’olio extravergine di oliva
GIORNO 1

BUCCHERI

Lasciamo la costa dove il mare fa da padrone, ed iniziamo a spostarci nell’entroterra. L’entroterra è attraversato dall’altopiano dei monti Iblei. Ci sono piccoli paesini con campi di grano, mucche e molti ulivi secolari. Il primo paesino che visitiamo è Buccheri. Buccheri è un paesino di 2.000 abitanti su cui domina una fortezza del XXIII secolo.  Le fonti storiche ci dicono che il castello di Buccheri sia stato “la più formidabile fortezza del Val di Noto”. Oggi si possono vedere ancora dei ruderi di questa fortezza. La strada che conduce al borgo è costeggiata da uliveti. Se volete potete visitare alcune tenute, a carattere familiare, che producono un buonissimo olio extravergine di oliva.

FERLA

Ferla, Sicilia

Ci spostiamo poi nel vicinissimo paese di Ferla. Una curiosità di Ferla è che gli abitanti hanno scelto come stile di vita, lo “slow living”. Slow living significa attenzione alla natura, al benessere e alle relazioni umane. Ferla è stato annoverato nei “borghi più belli d’Italia”. La sua crescita iniziò nel periodo medievale. I resti dell’epoca medievale sono pochi ad oggi e si trovano nel quartiere delle Carceri Vecchie. Ferla però è famosa per una via, la via Sacra. La Via Sacra è Corso Vittorio Emanuele, e qui si trovano 5 edifici religiosi.

– La chiesa del Carmine dedicata a Santa Maria del Carmelo con la sua facciata settecentesca

-La chiesa di San Sebastiano (al cui interno è possibile ammirare il Martirio di San Sebastiano di Giuseppe Crestadoro

-La chiesa Madre, la chiesa di Sant’Antonio e la Chiesa di Santa Maria.

Necropoli Pantalica Sicilia

A circa un km da Ferla si trova la necropoli di San Martino. Qui troviamo una serie di sepolcri ipogei di età cristiana all’interno di anfratti già impiegati nell’età del Bronzo. Se invece ci spostiamo di circa 11 km raggiungiamo un Patrimonio mondiale UNESCO, la necropoli rupestre di Pantalica. Questo sito archeologico risale al periodo tra l’età del bronzo e l’età del ferro. Ora possiamo visitare – il palazzo del principe, l’unico edifico megalitico di tipo miceneo e il villaggio bizantino di San Micidario. Da non perdere le varie necropoli sparse sulla collina.

Buccheri, Sicilia
GIORNO 2

MONTEROSSO ALMO

Il secondo giorno ci spostiamo a Monterosso Almo, anche lui appartiene ai “borghi più belli d’Italia”. Da non perdere il Parco forestale Calaforno ad un’altitudine di 600 metri. All’interno si trova la grotta di Calaforno, un’antica necropoli. Pensate che registi del calibro di Tornatore lo hanno scelto come set cinematografico per i loro film. In questo paesino si tengono molte sagre legate alla cucina tradizionale, soprattutto legate al pane tradizione di Monterosso.

CHIARAMONTE GULFI

L’ultimo paesino che visiteremo è Chiaramonte Gulfi. Questo paesino viene chiamato “Balcone di Sicilia” per la sua splendida posizione panoramica. Il paese ospita ben 10 musei. I musei spaziano dal museo liberty a quello di arte sacra, da quello del ricamo a quello degli strumenti etnico-musicali.  Molo interessante anche il museo dell’olio d’oliva, con molti strumenti utilizzati per l’estrazione. Il simbolo di Chiaramonte Gulfi è la Chiesa Madre dedicata a Santa Maria la Nova, costruita in stile gotico nella metà del 1400. Molto interessante da vedere anche la seicentesca chiesa di San Vito, patrono della città, e quella dedicata a San Giovanni Battista.

Chiaramonte Gulfi Sicilia